Con questo box ci inoltriamo nella storia della pirateria, dai Caraibi al Mediterraneo.
STORIA GENERALE DEI PIRATI
Dal pirata Barbanera (Edward Teach) al temibile Roberts, fino alle donne pirata Mary Read e Anne Bonny. Dai Caraibi fino alle spiagge africane. Le gesta dei pirati attraversano la storia di interi continenti e nazioni: flagellarono le coste di mezzo mondo e affrontarono le più temibili navi da guerra per accaparrarsi preziosi bottini sfidando la sorte fra colossali bevute di rum e privazioni di ogni tipo. Migliaia di uomini hanno rifiutato le regole imposte dalle grandi potenze del tempo per costruire una società violenta e criminale ma al tempo stesso tollerante, egualitaria, per molti versi libera. Molti dei capitani che guidarono queste ciurme avide di bottini e libertà sono stati raccontati nel celebre "Storia generale dei Pirati", il cui autore, Charles Johnson, resta avvolto nel mistero.
Lasciarono una traccia unica e leggendaria, pagata spesso a prezzo della vita. Storia generale dei pirati, proposta qui in una nuova traduzione, racconta la vita di diciotto fra i pirati più famosi e temuti e fu, fin dalla sua prima comparsa, nel 1724, un grande successo editoriale durato nel tempo fino a oggi. Ad accompagnare il testo l'introduzione originale dell'opera e uno statuto a proposito della legislazione contro la pirateria.
LE REPUBBLICHE DEI PIRATI
Nel periodo tra il XVI e il XIX secolo, i pirati musulmani provenienti dal Nord Africa falcidiarono la navigazione europea, trasformando in schiavi migliaia di prigionieri. Durante questo stesso periodo, tuttavia, migliaia di europei si convertirono all’Islam e si unirono alla “Guerra Santa”. Costoro erano forse la feccia dei mari o abbandonarono e tradirono il cristianesimo per una forma di resistenza sociale? Hakim Bey si concentra proprio sulla Repubblica corsara di Salé, in Marocco, la forma politica più evoluta tra le comunità di pirati del periodo.
Corsari, confraternite sufi, pederasti, “irresistibili” donne moresche, piratesse, schiavi, avventurieri, ribelli irlandesi, ebrei eretici, spie inglesi, eroi radicali proletari sono alcuni dei protagonisti che popolano questo libro.
LA VITA ALL'OMBRA DEL JOLLY ROGER
L'enorme attenzione che i pirati hanno ricevuto negli ultimi anni non si limita al grande schermo o al reparto giocattoli dei grandi magazzini. Questi «malfattori» di trecento anni fa hanno impregnato a fondo l'immaginario contemporaneo, riuscendo a creare una mitologia tuttora vitale. Nonostante la loro epoca d'oro sia collocabile tra il 1690 e il 1725, ancora oggi studiosi, scrittori, sceneggiatori e appassionati si dividono in accanite diatribe tra chi vede in loro degli audaci ribelli sociali, capaci di realizzare le prime forme di democrazia diretta, e chi invece li considera dei briganti crudeli e sanguinari. E in effetti i pirati furono entrambe le cose: fuorilegge pronti a depredare chiunque incrociasse la loro rotta e uomini liberi che rifiutavano una società «legittima» oppressiva e altrettanto violenta. Passando da Nietzsche a Foucault, da Che Guevara a Hobsbawm, da Sahlins a Clastres, l'autore ci racconta la storia non convenzionale di queste comunità nomadi, descrivendo – sempre in bilico tra leggenda e realtà – la vita quotidiana all'ombra della bandiera nera pirata.
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