Relegato a domicilio coatto dopo i moti del pane del 1898, nell'aprile 1899 Malatesta evade. Dopo una breve permanenza a Londra, intraprende in agosto un soggiorno di otto mesi negli Stati Uniti, dove assume la direzione della Questione Sociale di Paterson, voce superstite dell'anarchismo italiano nel mondo. La lezione dell'esperienza induce Malatesta a operare in questo periodo una radicale svolta tattica, propugnando un'alleanza tra i partiti rivoluzionari per un'insurrezione che rovesci la monarchia sabauda, "l'ostacolo che impedisce qualsiasi progresso". Al tempo stesso egli chiarisce che "non si tratta di fare l'anarchia oggi, o domani o tra dieci secoli; ma di
camminare verso l'anarchia oggi, domani e sempre". Coniugando coerenza teorica e pragmatismo, Malatesta getta così le basi feconde di una originale visione gradualista dell'anarchismo. Dalle colonne della Questione Sociale egli affronta inoltre una quantità di altri temi: il programma anarchico, l'organizzazione, l'involuzione borghese del socialismo, la libertà come metodo, il problema dell'amore, il diritto di giudicare. Attraverso articoli sulla realtà americana, interviste e resoconti inediti di conferenze in francese e spagnolo, fra cui quelle tenute a Cuba nel marzo 1900, questo volume testimonia infine la dimensione transnazionale dell'attività di Malatesta, la sua ampiezza di vedute e di esperienze, e il suo ruolo di spicco nei movimenti operai e anarchici sull'una e l'altra sponda dell'oceano Atlantico.
Pagine: 198
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