Ci sono figure che, per diversi motivi, ritornano e le cui voci piace risentire, quasi a riparare i torti di una memoria sempre più labile nei confronti di tante storie, individuali e collettive, che hanno fornito trama e ordito al sofferto cammino di un’emancipazione desiderata e accarezzata, ma spesso irraggiungibile o smarrita lungo i tornanti della storia. È il desiderio di dare un senso alle vite degli altri, il tentativo di mettere a fuoco i volti sbiaditi di tanti che ci hanno preceduto, le cui voci hanno saputo raggrumare speranze, proiettare sulla scena delle attese sociali visioni del futuro illuminate dai raggi di un’utopia che è parsa a volte a portata di mano, ma altrettante volte è svanita. Luigi Fabbri, Ernesto Verzi, Carlo Molaschi, Giuseppe Di Vittorio, così come le vicende dell’Unione sindacale italiana e dell’Unione anarchica italiana, i temi del progresso nel movimento operaio, dell’organizzazione nel movimento anarchico, del sindacalismo rivoluzionario. Una raccolta di saggi sul filo conduttore di quella communauté d’imagination che, nel corso dei decenni, si è costituita attorno a luoghi simbolici comuni.
Pagine: 190
share
Recensioni degli acquirenti
Informativa Privacy
Condizioni di Vendita
Termini e condizioni di vendita
Privacy policy
Questo portale utilizza cookie per fornire i suoi servizi e consente l’invio di cookie di altri siti ("terze parti") per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso di tutti i cookie. Ok, ho capito