L’immagine può amare così tanto la vita da cambiarne il destino?
Con questa domanda Tano D’Amico apre Fotografia e destino, il fitto diario dei suoi ricordi che ci mostra il legame fortissimo che esiste tra immagine e storia. Questo libro racconta come la fotografia dei soddisfatti sia stata imposta ai sottomessi e ai vinti, mostra quanto una bella immagine possa essere molto lontana dall’idea di perfezione formale, parla di una verità che è diametralmente opposta alla fotografia politica, quella, cioè, costruita a tavolino. I legami segreti tra fotografia e destino sono così messi a nudo dai protagonisti di questo libro – i movimenti, le donne, le lotte, gli operai – in un racconto poetico in cui l’immagine, che è sempre metafora viva, si nutre del movimento dei suoi soggetti e dell’amore infinito, della tensione lunga tutta una vita, di chi quell’immagine ha cercato.
Pagine: 104
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