Durante i campionati del mondo del 1978 successe di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, paura, corruzione, bugie. Eppure Argentina ’78 sarà il momento di maggior popolarità della dittatura Videla.
Dalla non convocazione di Maradona alle simpatie comuniste dell’allenatore Menotti, dal poco credibile sei a zero al Perù fino alla finale con l’Olanda, il libro ripercorre i principali eventi sportivi che riempirono d’orgoglio il paese insieme ai tentativi di boicottaggio del Mondiale e alle azioni di guerriglia dei montoneros.
Un libro di storia, che affronta le responsabilità collettive della società argentina nell’occultamento della realtà, e che dimostra come l’innocenza sportiva e i suoi festeggiamenti si convertono spesso, in
modo cosciente o incosciente, in appoggio ai governi, anche ai più sanguinari.
Pagine: 224
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